Sfatiamo il mito che la donna formosa è grassa

Sfatiamo il mito che la donna formosa è grassa

La donna formosa… piace…. eccome se piace…..!!!!!

C’era una volta una donna formosa felice del suo corpo. Si specchiava e ciò che vedeva era semplicemente magnifico. Fianchi larghi, vita stretta, seno prominente. Una donna sensualissima da lasciare strascichi di uomini dietro di lei.

Si amava e ringraziava Dio di essere così formosa perché il suo corpo calamitava gli uomini come api con il miele. Si vestiva esaltando il suo corpo e mettendo in risalto le sue curve da far impallidire.

Sceglieva con cura gonne strette con cinture per esaltare il punto vita. E profondi scolli, da cui si intravedeva un seno procacissimo, erano decisamente strategici. Sorrideva felice di una fisicità così evidente che la avvicinava alle Star del suo tempo ed alle Pin Up come Betty Page, Marilyn e Jane Russell tra le tante altre.

Marilyn e l’arte della seduzione

Era depositaria dell’arte della seduzione ed il suo corpo emanava un sex appeal da fare invidia a chi non era carrozzata così bene. Camminava per strada e gli uomini restavano attoniti guardando i fianchi dondolare a destra e sinistra mentre il suo passo diventava quasi strascicante e frettoloso. Si sentiva addosso gli occhi di tanti maschietti, dal vicino di casa al passante, e udiva spesso fischi di compiacimento.

I più audaci l’apostrofavano con “Sei bellissima, bambola” oppure con “Che Pupa da sballo sei!”. Apprezzamenti che davano ancor più vigore alla sua autostima di donna formosa e felice ed al suo concetto di femminilità. Essere Femmina era la missione di tutte le donne di un tempo. Negli anni ’40-’50 tutte le donne erano gran Femmine e i loro corpi in carne erano prelibatezze per veri uomini. Erano fiere ed orgogliose di tante curve …pericolose!

Oggi quella stessa donna sarebbe bollata come grassa. Over Size. Plus Size. Taglia comoda. Modello calibrato. Perché è considerata troppo abbondante.

Senza nulla togliere a chi adora essere magra, a chi adora indossare una 38, a chi centellìna il piatto del pranzo e chi addita una donna diversa da lei, in fatto di taglia….Detto questo ragionate con la vostra testa ed amatevi con i vostri chili.

Sfatiamo il mito che la donna formosa è grassa!

L’abbondanza è un dono non un difetto COME TANTI VOGLIONO FARCI CREDERE. Solo per motivi ECONOMICI.

A nessuno frega se siete taglia 40 o 48 ma se molti vi bombardano la testa con messaggi di magrezza è SOLO PERCHE’ CI GUADAGNANO!

Ma il punto non è questo. Il punto è che spostando l’asse della normalità su taglie come la 40 o 42 che sono la minoranza della popolazione le altre si sentono, out, grasse, inadeguate. Come delle marziane. Guardate, additate, schernite e prese in giro. Donne depresse e complessate. Vanno nei negozi di abbigliamento e per loro non c’è nulla.

Si sentono derise dalle commesse e cresce l’insoddisfazione mista a frustrazione. Non trovano abiti che le vestrano figuriamoci vestiti che esaltino le curve. Perché il concetto dela moda di oggi è: “Sei formosa? E allora devi coprirti”. Ecco che i vestiti dei marchi per donne Over spesso sono dei sacchi in cui avvolgerci e scomparire. E’ impensabile che una donna con le curve voglia esaltarle e non coprirsi perchè sarebbe additata come grassa. E questo è assurdo (per chi detiene gli interessi dell’industria della bellezza).

Tante, delle donne più belle italiane, sono taglie over…. Dalla Ferilli, alla Bellucci…. icone di bellezza, icone di semplicità, icone di vere donne… donne che mostrano il loro corpo con qualche chilo in più… ed è proprio quel chilo in più… che fa di loro… delle VERE DONNE….

Ragazze condividete…. Sfatiamo i falsi miti…. Se poi, invece, voleste sentirvi più magre e snelle, niente panico! Esistono vestiti che vi faranno sembrare molto più snelle!

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Anna Rosa Montalbò

Mi chiamo Anna Rosa Montalbò, classe 87 e ho conseguito la laurea in giurisprudenza magistrale con specializzazione in criminologia psichiatrica forense e neuroscienze del marketing. Sono una creator digitale con competenze specializzate in grafica, comunicazione e... ovviamente ricette. Sono mamma di Alice e del mio progetto culinario a 360° intitolato "C’ena una Volta" su Instagram. Da diversi anni, ogni giorno, condivido ricette particolari, sane e grafiche, arricchite da consigli di ogni genere. Il mio modo di condividere le ricette richiama la mia prima passione e professione di grafico. Come foodblogger italiana e creativa digitale, cerco di dare un tocco di colore e vivacità a tavola dei miei follower.
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